La bonifica bellica (o semplicemente BOB) è obbligatoria anche nel caso di trivellazioni o di sondaggi puntuali? La valutazione del rischio bellico (VRB) deve essere fatta lo stesso anche se non scavo?
Oggi iniziamo un nuovo formato chiamato Q&A (Domanda & Risposta), nel quale affrontiamo in modo diretto e senza troppi giri una delle domande che ci pongono i nostri iscritti o che ci capita spesso di sentire.
Andiamo a scorpire insieme cosa prevede la normativa di settore.
Testo del video
Con questo video diamo avvio ad una nuova rubrica chiamata Q&A ovvero domanda e risposta (link video Ratio Q&A).
In questa rubrica tratteremo domande specifiche, che spesso ci vengono poste da committenti o da utenti del canale Youtube. Questi saranno quindi video brevi e diretti, in cui tratteremo esclusivamente l’argomento specifico della domanda. Adotteremo sempre lo stile di Ratio, ovvero risponderemo in modo esaustivo e con documentazione alla mano, ma non andremo a perdere troppo tempo ripetendo concetti base, che abbiamo trattato in video più introduttivi e disponibili sul canale o sul nostro sito internet.
Domanda del giorno
Oggi rispondiamo alla domanda di un utente, che ci ha scritto: ma se su un’area dobbiamo fare solo degli approfondimenti puntuali, come per esempio dei sondaggi geotecnici, dobbiamo fare lo stesso la VRB o la BOB?
Risposta alla domanda del giorno
Chi si pone questa domanda ragiona solitamente tenendo conto della bassissima probabilità di intercettare un ordigno bellico con un sondaggio puntuale verticale. Il ragionamento è, di per sé, anche abbastanza logico ma risulta comunque eccessivamente avventato, almeno per quanto riguarda l’applicazione della normativa di settore.
Dal punto di vista normativo, infatti, anche in caso di sondaggi puntuali o di indagini invasive puntuali, è necessario fare la VRB, per valutare se sull’area il rischio bellico sia accettabile o se è necessario bonificare l’area.
La normativa di riferimento, in questo caso il D.Lgs. 81/2008 e l’interpretazione della commissione interpelli del 2015, non lasciano spazio a grossi dubbi: la VRB si deve fare in tutte le aree interessate da scavi di qualsiasi profondità e tipologia (per approfondimenti consultare l’articolo “VRB. I 5 punti fondamentali da sapere“)
I sondaggi, anche se non si prefigurando come scavi veri e propri, generano comunque una movimentazione del terreno e questo determina che l’attività è soggetta al rischio bellico, ovvero vi è la possibilità di intercettare un ordigno bellico interrato durante questa attività.
Per chi la vede in modo diverso
Siete fra quelli che pensano che un sondaggio puntale non debba essere considerato alla stregua di uno scavo?
Allora proviamo a fare un ragionamento per assurdo, ovvero facciamo finta che per qualche motivo sappiamo per certo che al di sotto di un punto vi sia una bomba. In questa situazione nessuno di noi si metterebbe a fare lavori in quel punto: ne staremmo molto alla larga. E questo appare scontato: vi sarebbe un pericolo reale, quindi logicamente eviteremmo qualsiasi attività invasiva per paura di far urtare e scoppiare la bomba.
Nel caso delle trivellazioni o di indagini invasive puntuali il concetto è lo stesso.
Abbiamo ragionevole sicurezza che non vi sia nulla di pericoloso sotto? No. Solitamente non possiamo avere questa certezza.
La nostra attività è di tipo invasivo e potrebbe generare l’innesco accidentale di un ordigno bellico? Sì, un sondaggio puntuale o una trivellazione sono invasivi. Se urtano un ordigno bellico potrebbero accidentalmente farlo esplodere.
Allora, alla luce di questo ragionamento logico, condivisibile da tutti, la VRB è necessaria, anche nel caso di trivellazioni o sondaggi puntuali.
E come si articolerà questa VRB?
Come si fa sempre, si partirà da un’analisi storico-documentale. Se questa analisi si concluderà con un rischio basso o accettabile, allora potremmo procedere alle trivellazioni con giusta tranquillità.
Se il rischio è invece considerato non accettabile la scelta più cautelativa è di bonificare aree circoscritte attorno ai punti di sondaggio, per esempio aree di 2,80×2,80 m o 5,60×5,60 m, centrate sui futuri punti di sondaggio o trivellazione. Questa è la soluzione con il maggiore grado di sicurezza, anche se si configura come la procedura più onerosa in termini di costi e soprattutto di tempi.
Approccio alternativo
Ricordo comunque che il CSP ha anche un’altra arma a sua disposizione: nel caso in cui durante l’analisi storico-documentale non si riesca a reperire informazioni sufficienti (per scarsità o difficile disponibilità delle stesse) e quindi sia difficile giungere ad un giudizio di rischio bellico sufficientemente contestualizzato, in poche parole non si sappia esattamente come giudicare l’area, allora in questo caso è possibile eseguire delle indagini strumentali supporto della VRB. Ovvero dopo aver fatto l’analisi storico-documentale si integra questa con informazioni derivanti da un’indagine strumentale di tipo geofisico, così da avere maggiori dettagli per trarre un giudizio sul rischio bellico.
Per chi non lo avesse già visto, consiglio la visione del video dedicato alle indagini strumentali o la letterura articolo corrispondete, così da comprendere a fondo la tematica: trovare l’articolo a questo link “Indagini strumentali per la VRB“.
L’obiettivo di queste indagini strumentali è dare informazioni aggiuntive all’analisi storico-documentale e poter individuare dei punti in cui non vi siano segnali di oggetti metallici interrati. Così facendo si possono individuare dei punti su cui, in modo scientificamente dimostrabile, è possibile eseguire dei sondaggi con un rischio accettabile.
Questo approccio risulta molto funzionale specialmente nelle prime fasi di progettazione, dove i fondi e le tempistiche sono limitate e per proseguire con la stesura del progetto è necessario avere le informazioni geotecniche del sito. In questa fase progettuale non è spesso possibile dare già avvio ad una bonifica bellica preventiva: risulta quindi logico e sensato andare ad individuare, in prima battuta, dei punti a rischio accettabile sulle quali eseguire i sondaggi.
Con questo si chiude la prima puntata di Q&A.
Link citati
Testo Unico Sicurezza D.Lgs. 81/2008: https://www.ispettorato.gov.it/documenti-e-normativa/normativa-di-interesse/salute-e-sicurezza-nei-luoghi-di-lavoro/
Interpello n.14/2015: http://www.cni-online.it/Attach/DV12061.pdf
Canali ufficiali
Youtube: https://www.youtube.com/@ratio-cts
Linkedin: https://www.linkedin.com/company/ratio-cts
Mail: ratio.cts@gmail.com